San Giuseppe, Maestro dell´Amore

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Il Vangelo di s. Matteo ci presenta, in cinque o sei versetti il più grande dramma d’amore.

Giuseppe e Maria sono premessi sposi, questo implica per un giudeo un legame definitivo. Se la fidanzata non fosse fedele sarà lapidata per adulterio. Maria è incinta e aspetta la nascita del suo figlio Gesù. Lei porta nel suo grembo questa Vita infinita cui mistero resta nascosto nella sua fede e del quale Giuseppe ignora assolutamente tutto. È in questo momento che le nozze si dovrebbero compiere, quando la sposa, secondo l’usanza, entra nella casa dello sposo per sempre.

È alla fine di questo cammino che Giuseppe scopre la situazione per lui totalmente incomprensibile. Come spiegare questo fatto? Lui sa, lui sente, lui è convinto che Maria è innocente. Accaso un altro uomo può aver messo mano su questo tesoro ed essere stato capace di profanare il tempio di Dio. Cos’è successo? Lui potrebbe chiedere, domandare, investigare… Ma questo è impossibile per la delicatezza del suo amore. Qualsiasi domanda sembrerebbe una mancanza di fiducia, chiedere sarebbe una breccia a questo amore unico, che è stato sigillato sotto lo sguardo di Dio.

Cosa fare? È necessario salvaguardare Maria e soprattutto non esporla al disonore. Così Giuseppe è deciso per il silenzio. Non farà nessuna domanda a Maria e la riporterà in segreto alla sua famiglia per non oltraggiarla. E, naturalmente Maria sa questo dramma, Lei lo vive doppiamente, in se stessa e per Giuseppe. Lei conosce questa situazione interiore di Giuseppe, comprende il suo dolore intuisce la motivazione di Giuseppe che gli impedisce di parlare.

Lei potrebbe parlare, però non! Giustamente lei non può, perché quello che in lei avene, è segreto di Dio. È Dio che l’ha scelta per questo disegno unico. È Dio che provvederà per custodire questo segreto che non appartiene a lei e lei deve lasciarsi interamente nelle mani di Dio.

Nonostante ciò, lei ha bisogno d’essere protetta da Giuseppe, giacche secondo la legge sarebbe giudicata per adulterio se separata dal suo fidanzato. Cosa fare? Se è stato Dio che l’ha scelta e lei che si ha consegnata nelle sue mani, povera com’è, rivolta interamente verso Dio, malgrado il suo dolore, il dolore di Giuseppe, nonostante la separazione che la può esporre alla diffamazione, anche lei si rifugia nel silenzio assoluto.

È in questo immenso dramma di questi due esseri che si amano con un amore unico, che sono capaci di silenzio, che dà a questo dramma una dimensione unica e incommensurabile. Questi due silenzi che circolano l’uno nell’altro, che sono così fragili l’uno nell’altro e cui dischiudersi solo Dio conosce. Questo dischiudersi avverrà soltanto quando Giuseppe stando a dormire prima della decisione definitiva di separarsi dalla sua promessa sposa alla quale ama con un amore unico, che rispetta e cui mistero rimane incomprensibile.

È in questo momento dove il sogno liberatore lo illuminerà: “Giuseppe non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”.

Allora Giuseppe si desterà dal sonno e porterà con se Maria. Così loro due si incontreranno dopo attraversare questo abisso di povertà dove rinunciarono l’uno all’altro in Dio e per Dio, loro si incontreranno uniti per tutta l’eternità, uniti in questo bambino meraviglioso, che consacra la verginità di Giuseppe e di Maria.

Giuseppe sarà canonizzato un giorno nella forma più commovente. Questa avverrà nel Tempio di Gerusalemme, dove Maria dirà a Gesù: “Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo?”

È la più bella canonizzazione: “Tuo padre ed io”. Effettivamente Lui è padre alla sua maniera Lui è padre nel dono di se stesso.

E questo è sufficiente: Giuseppe è canonizzato. Lui morirà senza niente aver visto della vita pubblica di Gesù. Lui non sarà testimone dei miracoli, non starà ai piedi della croce, non vedrà il Risorto. Lui morirà dopo questa canonizzazione dove l’amore di Maria lo portò al grado supremo: “Tuo padre ed io”, e partirà senza niente aver visto nella notte luminosa della sua fede.

È impossibile non percepire la grandezza unica di questo personaggio che brilla nella santità del silenzio, che è la più alta rivelazione dell’amore unico che regna tra questi due sposi unici: Giuseppe e Maria.

 

Este artículo fue enviado a Ver y Creer por Catalina Jiménez